ARTURO

di Laura Nardinocchi / Niccolò Matcovich

20 / 21 Gennaio 2024


Arturo non è mio padre / Arturo non è neanche mio padre

Arturo non è un padre

Arturo è una stella

Arturo è una delle stelle più luminose del cielo / Arturo è la prima stella che si vede al tramonto

Le stelle nascono, vivono, muoiono / Proprio come i padri

Morendo lasciano dei residui / Proprio come i padri

Il nostro residuo è la memoria

Arturo non è uno spettacolo, bensì un accadimento, un incontro. È nato durante un viaggio in Puglia, d’estate, in un pessimo ristorante. Qui Niccolò ha manifestato a Laura il desiderio di costruire insieme un lavoro che avesse come tema il rapporto con i propri padri, con la perdita dei propri padri e che fossero proprio lui e Laura in scena, pur essendo autori e non attori. Arturo è così diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle. Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà) alla loro scomparsa? I pezzi capovolti vengono poi disposti nello spazio e svelati casualmente, così che le scene possano agire come i ricordi: arrivano all’improvviso, senza poterli prevedere.


Progetto cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POR Campania FESR 2014-2020

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POR CAMPANIA FESR 2014-2020 - OBIETTIVO SPECIFICO 3.3

“Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali” Azione 3.3.2.